13 Mar
by Digitazon
Tecnologia e Innovazione

Clean code: cos'è e come scrivere codice pulito

clean code

Se pensi che il codice venga scritto per essere letto solo dai computer, ti sbagli.

Infatti, una volta pubblicato un sito web, capita che in futuro debba essere rivisto dagli sviluppatori per correggere eventuali errori o per apportare modifiche ad una pagina.

La prerogativa dei migliori sviluppatori è scrivere “codice pulito e ordinato”, ma che significa nel concreto?

Vuol dire programmare tenendo a mente la tecnica del “clean code”.

Che cos’è il clean code?

Il termine Clean Code risale a Robert Cecil Martin, un consulente informatico, che nel suo libro “Clean Code: guida per diventare bravi artigiani nello sviluppo agile di software” lo ha utilizzato come termine per definire un codice pulito.

Quando si parla di Clean Code, non ci si riferisce ad un insieme di regole, ma bensì ad una serie di principi che consentono di realizzare un codice immediato da comprendere e veloce da modificare.

Perché parliamo di principi e non di regole?

Ogni sviluppatore ha un suo modo specifico di impostare il codice e una sua visione di codice pulito.

Ecco perché i Developer preferiscono seguire delle best practices piuttosto che delle regole stringenti!

Ma ora vediamo quali sono questi principi…

 

Come si definisce un codice pulito?

Il codice per essere definito "pulito" rispecchia le seguenti caratteristiche:

  • Non ci sono classi e metodi non essenziali e senza uno scopo ben preciso.
  • È possibile accedere pubblicamente alle classi e ai metodi tramite API (interfacce) ben definite.
  • I metodi e le classi sono prevedibili e funzionano come ci si aspetterebbe.
  • Il codice dispone di unit test.

Adesso che abbiamo ben chiari i vantaggi che scaturiscono dalle tecniche del “clean code” analizziamo ad uno ad uno i principi.

Come scrivere codice pulito

Se sei agli inizi della programmazione, tieni a mente questi principi e inizia ad adottarli fin da subito. Ricorda che valgono per tutti i linguaggi di programmazione. Soprattutto, non ti demoralizzare se ci vorrà del tempo per padroneggiarli con facilità!

  1. YAGNI - Togli quello che non serve

Dietro al concetto di YAGNI (You aren’t gonna need it) si svela in realtà una metodologia ben più profonda, quella Agile.

Il principio insegna che uno sviluppatore dovrebbe inserire in un codice elementi aggiuntivi solo nel momento in cui diventa necessario.

Non si parte dallo sviluppo di un progetto completo, bensì si crea l’architettura del software a piccoli step, per poter rispondere ai problemi in maniera mirata e molto efficiente.

  1. KISS - Non crearti difficoltà inutili

Il principio KISS (Keep It Simple Stupid) ricorda ai programmatori che per ogni problema non esiste una sola soluzione, ma ci sono sempre diverse strade percorribili.

Quando si programma, è bene intraprendere la strada che offre codice il più semplice possibile. Qualsiasi complessità inutile andrebbe evitata.

  1. WET & DRY - Evita ripetizioni inutili

DRY (Don’t Repeat Yourself) è per certi aspetti il risultato logico del KISS. Un Clean Code conforme al principio DRY fa in modo che una funzione abbia una sola e univoca rappresentazione all’interno dell’intero sistema.

L’opposto di DRY, quindi da evitare, è WET (We Enjoy Typing). Si parla di codice WET quando dei doppioni inutili compaiono nel codice.

Come imparare a programmare clean code

Le linee guida di questo blog post sono un’ottima base di partenza per iniziare a scrivere righe di codice pulito.

Tienile a mente e inizia ad applicarle fin da subito: la pratica nel Development è fondamentale.

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